Report del VicePresidente Forestiere sul II Congresso Nazionale dell’ITALF

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E così ieri sera, con una breve cerimonia di commiato e di arrivederci all’Internazionale di I.L.F,- Siracusa del Giugno 2017, ( ma per noi pazienti l’appuntamento è il 3 dicembre a Reggio Calabria e il 10 a Montalbano Jonico), si sono spente le luci della ribalta sul II° Congresso Nazionale dell’ITALF onlus.
Onore e merito agli organizzatori a partire dal Presidente dr Maurizio Ricci ( nella tradizione di un a cultura dell’ospitalità sobria ma di classe, che è stata molto apprezzata in alcuni ” particolari ” molto graditi dai Relatori) e al comitato scientifico nelle persone del prof. Sandro Michelini e Marina Cestari. Molto curata e variegata l’offerta scientifica in quanto a qualità e quantità dei Relatori che si sono susseguiti nei vari interventi delle ben articolate sessioni . E’ stato un susseguirsi incalzante e avvincente di relazioni che ha letteralmente calamitato l’attenzione e l’interesse dell’attento pubblico spaziando dalle tematiche cliniche, (Belgrado, Michelini Cestari, Mander, Mattassi, Bertelli, Leone tanto per citarne alcuni a mo’ di esempio) a quelle chirurgiche ( Campisi Corradino, Campisi Cesare, Gennaro, Macciò, Eretta sempre per esemplificare) agli aspetti eminentemente finalizzati al progetto riabilitativo, istituzionale e legale (Facheris, Fiaschi, Turchi, Zolesio, Strazzabosco, Greco, Botta, De Filippo, Boemia in via esemplificativa, alle novità di presidi elasto compressivi ( Baio, Caldirola, Conti, Baroncelli, Travaglini, Gancia, Fiorentino), allo spazio per i pazienti presenti in buona rappresentanza in sala (Casagrande, Micucci, Tramparulo), alle medicine complementari ( Steve Chiola) . Di rilevante impatto, le relazioni dell’anatomopatologo prof. Ezio Fulcheri di Genova sul ruolo del linfonodo e del prof. Giuseppe Noia di Roma, sulle linfostasi perinatali. Questa in sintesi la cronaca del Congresso…ma quello nostro, dei pazienti, si sviluppava in abbracci, strette di mano, contatti finalmente visivi, per testimoniare un comune cammino di sofferenza e speranza. Personalmente sono contento di avere potuto interagire con alcuni di Voi di persona e spero tanto che possano ripetersi di queste occasioni nella celebrazione delle giornate di sensibilizzazione che cercheremo con ogni forza di sviluppare in ogni regione italiana.