Report Corso Rende-Cosenza e Congresso Sorrento
Prosegue l’attività di formazione sul territorio. Dopo Milano (come di consueto, presso l’Istituto di Osteopatia nei due fine settimana di Febbraio e Marzo) con partecipanti provenienti dalle regioni del Nord, l’evento si è ripetuto (come lo scorso anno) a Rende (Cosenza) con partecipanti convenuti da vari Centri calabresi, in due fine settimana di marzo e di Aprile per un evento anche questa volta organizzato dal Provider GECO Formazione.
Le occasioni hanno consentito di formare nuovi operatori sanitari che si sono avvicinati alle problematiche legate agli edemi periferici sostenuti da cause vascolari (prevalentemente linfatiche e venose). L’interesse per questa disciplina è indubbiamente crescente, grazie anche alle opportunità di accoglienza sul territorio che il documento ministeriale sulle Linee di indirizzo sui Linfedemi e patologie correlate sta generando ed in costante incremento, sia in ambito pubblico che privato convenzionato.
Il Corso Teorico-Pratico di riabilitazione dei flebolinfedemi mira a fornire gli strumenti clinici e pratici che mettano in grado gli operatori di discriminare le varie forme di edema in funzione della loro etiologia (locale e/o sistemica) evidenziando tutte le indicazioni terapeutiche più opportune nei singoli casi e le possibili indicazioni parziali o, addirittura controindicazioni. Dagli edemi primari alle forme secondarie ed a quelle sindromiche, alle forme post-flebotrombotiche, alle lesioni ulcerative, venose e linfatiche, alle complicanze possibili (malattia tromboembolica polmonare, verrucosi, micosi, erisipela, linfangiti di natura varia, linfocele), non tralasciando quei quadri particolari che richiedono un tipo di supporto terapeutico mirato e particolarmente competente (Web Axillary Syndrom, bimastectomizzata, linfedemi dei 4 arti, linfedemi dei genitali esterni, linfedemi del capo e del collo, etc.).
Una attenzione particolare viene riservata alla descrizione teorica dei presupposti dei singoli trattamenti farmacologici, fisici riabilitativi e, quando indicati, chirurgici che mirano ad invertire i processi fisiopatologici che conducono ai quadri clinici conclamati a quelli pato-fisiologici di ripristino delle condizioni cliniche maggiormente complianti.
In questa ottica la descrizione delle potenzialità del linfodrenaggio (manuale o meccanico ‘operatore dipendente’) e delle applicazioni pratiche costituisce uno degli aspetti salienti del Corso, su cui si insiste maggiormente con i partecipanti, continuamente corretti, affinché acquisiscano una abilità adeguata che consenta loro una giusta autonomia finalizzata al benessere del paziente a seguito dell’atto terapeutico.
Oltre alle altre varie tecniche con cui intervenire sulle zone fibrotiche dell’edema (Ultrasuoni, Onde d’urto radiali, Linfotaping) e sulle zone infiammate o ulcerate (Laserdiodo, onde d’urto radiali, magnetoterapia con appositi programmi) è fondamentale l’approccio al trattamento elastocompressivo che parte dai presupposti teorici (cardine del trattamento) che un bendaggio, a parità di patologia e di stadio clinico evolutivo, deve essere personalizzato in funzione del tipo di paziente che necessita del trattamento. La differenza tra la capacità espressiva fisica, infatti, di un paziente ‘allettato’ o costretto durante le varie ore della giornata a mantenere una postura semi-ortopnoica (seduto in poltrona o in carrozzina) ed un paziente con intensa attività fisica quotidiana (lavorativa e non) è fondamentale per la scelta dei materiali con cui confezionare il bendaggio stesso nelle zone anatomiche interessate e per la scelta stessa delle tecniche di applicazione con cui il bendaggio stesso viene confezionato (a seconda che l’attrito tra i vari strati del bendaggio stesso debba necessiti di essere maggiore o minore).
Dopo una descrizione dei vari aspetti clinici che caratterizzano le patologie sistemiche causa di edema periferico (primo fra tutti il compenso cardiaco labile) viene descritta una diagnosi differenziale tra le varie forme ed il conseguente approccio terapeutico, differenziato nei singoli casi.
Ma anche gli aspetti collaterali delle patologie trattate vengono adeguatamente descritti, primo tra tutti il coinvolgimento delle componenti osteo-muscolo-ligamentosi (con ripercussioni sulla forza e sul ‘Range of motion’ delle articolazioni) per le quali viene anche operata la descrizione delle diagnosi differenziali con altre comuni patologie.
Il Corso comprende anche una ampia trattazione del Lipedema, alla luce delle continue nuove evidenze scientifiche che consentono di orientare meglio i trattamenti (per molti anni inefficaci e frustranti per i pazienti) e, soprattutto, di inquadrare più adeguatamente i soggetti affetti nell’ottica che i singoli quadri richiedono di un approccio multiprofessionale e multidisciplinare adeguato e personalizzato.
Alcuni video completano un percorso formativo ricco di iconografia, continuamente aggiornata, che contribuisce ad una maggiore chiarezza espositiva ed è supportata da materiale didattico sotto forma di dispense che riportano tutte le immagini e gli schemi che vengono proposti durante le giornate.
Ma quest’anno a Rende si è verificato quello che due mesi prima era successo a Grado: la coesistenza, nello stesso giorno e nelle stesse ore, di due eventi scientifici di interesse flebolinfologico. A Grado l’evento si era sviluppato contemporaneamente al Congresso nazionale della Società Polacca di Linfologia ed aveva richiesto (grazie ai prodigi della tecnica che oggi rendono possibili queste evenienza) un collegamento in diretta con Cracovia per le presentazioni scientifiche e per una discussione in diretta con i presenti.
Contemporaneamente al Corso di Rende (programmato un anno prima) si stava svolgendo a Sorrento, durante il secondo ‘fine-settimana’, il Convegno ‘Edemi venosi e linfatici: aggiornamenti ed innovazione nell’inquadramento clinico-diagnostico e terapeutico’ organizzato da Angela Piantadosi. La Manifestazione ha registrato un’ampia partecipazione di operatori sanitari, provenienti anche da fuori Regione, ed ha visto illustri relatori alternarsi nelle presentazioni. Il Convegno si è aperto con una Lettura Magistrale del dr. Michelini che (appunto in collegamento diretto da Rende, in pieno Corso attivo e con la partecipazione dei Corsisti stessi) ha illustrato lo ‘Stato dell’Arte’ a livello nazionale del Linfedema e Lipedema, con continui riferimenti normativi e continuamente migliorativi di cui i numerosi pazienti affetti da tali patologie, oggi, rispetto ad anni fa, possono godere per quanto riguarda i loro specifici bisogni assistenziali. Normative che molti altri Paesi oggi ci invidiano (nelle prossime settimane verranno anche illustrate al Congresso internazionale ILF di Nottingham), che oggi consentono una più adeguata presa in carico dei malati capillarmente sul territorio.
C’è ancora molto da fare ma le basi si sono poste e l’interesse verso queste tematiche va sempre crescendo a beneficio dei numerosi pazienti che chiedono risposte sempre più efficaci alle loro necessità assistenziali.
Appuntamento ai prossimi incontri, come sempre in prima linea.
Dr. Sandro Michelini – FT Fabio Romaldini