Si è appena concluso il Corso Teorico-pratico sulla ‘Riabilitazione dei flebolinfedemi’, organizzato a Cosenza dal Provider Geco Formazione con la partecipazione, in qualità di docenti, del Dr. Sandro Michelini, attuale Presidente nazionale dell’ITALF (Italian Lymphoedema Framework) e past-president dell’European Society of Lymphology e dell’International Society of Lymphology e Fabio Romaldini, un fisioterapista esperto in riabilitazione linfologica che lavora nel TEAM di Michelini.
Il Corso si proponeva di formare, dal punto di vista teorico e pratico, personale che opera nella Riabilitazione sul territorio regionale calabrese ed extra-regionale, con particolare riferimento alle patologie venose e linfatiche.
Sono stati presentati molti aspetti delle patologie in esame ed, in particolare, si è decritto l’approccio diagnostico-terapeutico assistenziale secondo le linee-guida delle maggiori società internazionali del settore e quelle del Ministero della Salute sancite in un apposito documento firmato il 15 Settembre 2016 dalla Conferenza Stato-Regioni. Lo stesso documento auspica che le associazioni scientifiche (tra cui proprio l’ITALF esplicitamente citata nel testo) intervengano attivamente nella formazione degli operatori stessi.
Gli argomenti trattati, oltre ai necessari richiami anatomici e di fisiopatologia venosa e linfatica, hanno interessato anche gli aspetti epidemiologici (sono circa 300 milioni i casi di linfedema a livello mondiale censiti dall’OMS, di cui 150 rappresentati dalle forme primarie, su base genetica, e 150, in sicura costante crescita, le forme secondarie, prevalentemente a patologia oncologica trattata), la diagnosi clinica, gli accertamenti strumentali ed i protocolli di terapia medica, fisica e chirurgica comunemente adottati. Per la terapia fisica riabilitativa si è fatto riferimento a tutte le tecniche di drenaggio e decongestive conosciute, manuali e meccaniche, incluse il linfodrenaggio manuale, il drenaggio venoso manuale, il bendaggio elastocompressivo e gli esercizi muscolari mirati all’attivazione, principalmente, delle ‘pompe muscolari’ degli arti, vero motore periferico che promuove il ritorno dei fluidi dalle zone periferiche del corpo a quelle centrali.
Si è fatto quindi un excursus sulle principali cause di edema degli arti individuando anche le cause sistemiche (Insufficienza cardiaca, epatica, renale, tiroidea, e l’edema da intolleranza farmacologica – cortisonico e da antipertensivi calcio-antagonisti e sartanici). Tra le cause di edema degli arti (sia inferiori che superiori) si è anche fatto riferimento al Lipedema, una patologia spesso confusa con il Linfedema ma che riconosce una genesi completamente diversa ed un approccio terapeutico sostanzialmente discordante da quello adottato nei confronti del Linfedema. Proprio del Lipedema, l’équipe del dr. Michelini ha recentemente individuato il primo gene mutato responsabile della patologia scoperto a livello mondiale; notizia questa ripresa da importanti riviste scientifiche e riportata dalla stampa perché, peraltro, per la prima volta viene ‘sfatato’ definitivamente il luogo comune che le donne affette dalla patologia siano vittime di incongruenze nei regimi dietetici o, peggio ancora, suscettibili di terapia bariatrica (con ulteriore danno anatomico e funzionale che si trovano, in questi casi, a dover subire).
Con un esame di alcuni casi clinici complessi, considerati i vari passaggi diagnostici e terapeutici condivisi con i partecipanti al Corso, si è quindi concluso il Corso di aggiornamento professionale tra l’entusiasmo dei partecipanti che si sono riproposti di divenire altrettanti presidi qualificati di riferimento per i molti malati regionali affetti da queste patologie.
Appuntamento per analoga iniziativa con gli stessi organizzatori per la primavera del 2021, con l’augurio che la contingenza ‘COVID19’ sia definitivamente fugata.