Continua ad essere grande l’interesse per la Linfologia in Italia (e non solo). Lo dimostrano i circa 400 partecipanti al 7° Congresso nazionale dell’ITALF, tenutosi ad Alba (Cuneo) nei giorni 29 e 30 Giugno e 1 Luglio di questa caldissima estate.
Nella splendida ‘Location’ dell’Aula Magna della Fondazione Ferrero si è svolta una serie di sessioni molto intense con, a margine dei lavori (si fa per dire), 8 work-shop che hanno toccato molti degli aspetti salienti delle patologie del sistema linfatico e del Lipedema, e precisamente: ‘Ruolo dell’Apo-lattoferrina in liposomi in crema nel massaggio linfodrenante’, ‘Un filato per ogni edema’, ‘La terapia con deep oscillation nel Linfedema’, ‘ICF’, ‘Terapia compressiva nel Linfedema: commisurazione della terapia secondo una procedura di tipo algoritmico’, ‘Linfangiti ed Ulcere linfatiche (wound care)’, ‘Linfofluorescenza’ e ‘La terapia con Deep oscillation nel Lipedema’.
Dopo una presentazione del Congresso da parte dell’Organizzatore Giancarlo Rando, alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale, nel pomeriggio del 29 Giugno lo scrivente ha illustrato le attività dell’associazione svolte nel 2022 e quelle in parte già realizzate ed in altra parte calendarizzate per l’anno in corso. E’ stata quindi la volta di Christine Moffat che a nome dell’ILF ha illustrato le iniziative che continuamente vengono prese a favore dei pazienti, sottolineando la stretta collaborazione che intercorre con il Framework italiano.
Rando, Roccatello ed Ortega hanno poi riportato alcuni dei dati epidemiologici, sia interessanti le patologie primarie che secondarie, sottolineando l’ottima organizzazione di ‘rete’ presente in Regione Piemonte relativamente ai due aspetti (esempio che dovrebbe essere ripreso da tutte le altre e regioni e province autonome).
Alberto Macciò ha successivamente riportato una serie di informazioni riguardanti la storia della Linfologia, in Italia e nel Mondo.
Il Congresso di Alba si è caratterizzato anche per l’alternanza di sessioni convenzionali con tavole rotonde ove lo spazio per la discussione tra esperti ed in parte anche con i partecipanti ha consentito di realizzare un ancor maggiore interesse verso le tematiche espresse.
La prima tavola rotonda ha chiuso la prima serata congressuale con un dibattito sulla disabilità da linfedema e sugli out come, presentati da Rando, Fiaschi, Lione, Lanfranco e Troncon con una sintesi finale di Maurizio Ricci che ha evidenziato come tali patologie, come osservato da tutti i relatori, determinano disabilità complesse non soltanto nella sfera somatica ma anche in quella psichica già per il semplice fatto di essere, per definizione, croniche.
La mattinata di venerdì si è aperta con le due sessioni (in sala parallela) relative alle comunicazioni ed ai poster.
Gli argomenti trattati sono stati vari ed hanno spaziato su tutto l’ambito degli approcci diagnostici, terapeutici ed organizzativi: dalla terapia farmacologica alla istopatologia con indicazioni cliniche, dalla terapia chirurgica alla terapia fisica meccanica, dalla organizzazione dell’assistenza a livello ambulatoriale al ricovero in degenza riabilitativa, da nuovi approcci terapeutici (ad esempio con le cellule mononucleate) alla prevenzione, all’educazione, al monitoraggio ed alla misura dell’ out come.
In Auditorium l’esordio è stato indirizzato ad una miscellanea di argomenti che hanno spaziato dallo sport, attività ed esercizio fisico nel Linfedema alle ulcere flebostatiche, alla radioterapia e linfedema, alla nutrizione clinica.
E’ quindi seguita una tavola rotonda mirata all’esecuzione ed all’interpretazione dell’esame linfoscintigrafico, con collegamenti con Bourgeois da Brussel, con Maccauro da Milano e con la presenza di Mango, Bellò, Onorato e Villa. In particolare è riemersa la differente interpretazione, secondo le varie esperienze, attribuita al circolo profondo nel ruolo della genesi del Linfedema sia primario che secondario e sono stati ribaditi i canoni della tecnica di Bourgeois che, ad oggi, viene considerata la più esaustiva dal punto di vista delle indicazioni cliniche, terapeutiche e prognostiche.
Una successiva tavola rotonda ha avuto per tema la prevenzione del linfedema in chirurgica ed ha visto confrontarsi Gentileschi, Boccardo, Fasolis, Oderda e Seghesio che hanno sviluppato ciascuno il proprio ‘cavallo di battaglia’ in funzione della chirurgia esercitata (mammella, testa-collo, tecnica preventiva primaria lympha).
Una lettura Magistrale di Corradino Campisi ha egregiamente concluso la mattinata di lavoro del 30 Giugno.
Si è quindi svolta, aperta dallo scrivente con una serie di quesiti pratici, la cosiddetta ‘lunch session’ interamente dedicata all’indumento elastico.
Da una discussione vivacissima, alla presenza di medici, fisioterapisti, tecnici ortopedici, aziende, rappresentanti di associazioni di pazienti, sono emerse le notevoli criticità che, a macchia di leopardo, interessano ancora oggi le varie regioni e ne sono scaturiti anche suggerimenti pratici che saranno oggetto di un prossimo documento propositivo presso il Ministero della Salute (‘Position paper’). Tra le tante osservazioni che sono emerse una in particolare ha colpito più di altre: perché l’operato del medico, del fisioterapista, dell’infermiere vengono riconosciuti dal SSN essendo inclusi nei LEA e quello del tecnico ortopedico no? In alcuni casi complessi le misurazioni specifiche richiedono fino ad un’ora di tempo che non viene assolutamente calcolata, come costo, nella fornitura dell’indumento ‘su misura’. Anche questo aspetto necessita di opportuna correzione, così come la possibilità, da parte del paziente (come fa con lo specialista ambulatoriale o con il Centro ambulatoriale fisioterapico convenzionato o pubblico, giudicato più idoneo al soddisfacimento dei propri bisogni), di poter scegliere la sanitaria ed addirittura il tecnico ortopedico (considerato peraltro, l’elevato numero di collaudi negativi che richiedono correzioni e conseguenti perdite di tempo a causa di errori umani per minore esperienza). Sistema della ‘gara’ si, ma da rivedere nella sostanza!
Si sono quindi alternate, nel pomeriggio, altre due tavole rotonde: una sulla diagnostica strumentale Multi specialistica tra evidenza scientifica e pratica clinica, cui hanno partecipato Boccardo, Cestari, Belgrado, Cittadini, Macciò, Mander e Merli e, la seconda sul futuro della compressione tra innovazioni, tecnologia e ricerca, cui hanno partecipato Rando, Sciuscio, Belgrado, Farina, Levi, Mannello e Mazzolai.
Le sessioni congressuali si sono quindi concluse con la presentazione di una serie di casi clinici particolari, presentati da Stasi, dallo scrivente, da Rando, Da Cestari, da Leone e da Ricci.
Al termine, dopo un brindisi di benvenuto offerto dalla stilista Miroglio, si è svolta una bellissima e commovente presentazione di ‘moda’ ove, sul palco, alla presenza dei partecipanti, della signora Miroglio e della signora Ferrero (l’Ospite della magnifica sede che ha ospitato i lavori congressuali), si sono succedute oltre venti pazienti che si sono esibite in un esaltante successione di alternanza di indumenti delicatamente indossati e mostrati con una vivissima e varia gamma di colori e forme. Al termine l’intera sala ha omaggiato in ‘standing ovation’ le pazienti che si erano magistralmente esibite.
La mattina del sabato 1 Luglio è iniziata con una sessione inter-societaria dedicata agli edemi complessi cui hanno partecipato Romeo Martini (presidente SIAPAV), Giovanna Beretta (presidente SIMFER), lo scrivente (in rappresentanza di ITALF), Roberto Di Mitri (presidente Società Italiana di Flebologia), Tiziana galli (in rappresentanza dell’Associazione Italiana Fisioterapisti) e Ferruccio Savegnago in rappresentanza della sezione edema della SIMFER.
E’ quindi seguita una sessione molto densa sul Lipedema, suddivisa in tre sotto-sessioni: la prima, aperta dallo scrivente (che ha moderato per l’intera sessione unitamente a Jean Paul Belgrado), dedicata alla Ricerca in cui sono intervenuti con interessanti novità emergenti Saverio Cinti, Matteo Bertelli, Marina Cestari e Roberto Cannataro; la seconda, dedicata all’approccio conservativo, cui hanno partecipato, Valeria Giordano (in rappresentanza dell’Associazione di pazienti Lipedema Italia Onlus), La fisioterapista Elettra Fiengo che ha descritto alcune tecniche terapeutiche tra cui quella del ‘massaggio profondo’, Alberto Onorato e Serena Michelini con la presentazione di tutte le opzioni terapeutiche fisiche conservative, attualmente impiegate in medicina fisica e riabilitativa. Corrado Cesare Campisi, Bruno Agostino, Stefano Gentileschi e Nicola Vaia hanno quindi illustrato la loro esperienza con le tecniche di Liposuzione (Vaser, PAL, WAL) ed i risultati nel medio periodo. Dalla Costa e Marabotto hanno quindi accennato ai possibili interventi nutrizionistici dal punto di vista del contributo terapeutico ad un quadro morboso così complesso ed ancora, purtroppo, poco conosciuto nella sua patogenesi.
L’Assemblea generale ha quindi concluso il Congresso con appuntamenti per i prossimi anni che crescono in quanto a proposte organizzative. Concordemente con la collega Sciuscio di Lecce si è convenuto di realizzare l’8° Congresso nazionale a Roma (dalla nascita dell’Associazione non si è ancora tenuto il congresso nazionale nella sua sede ufficiale); seguiranno Lecce, Grado. Reggio Calabria e, probabilmente, Palermo.
Un arrivederci al prossimo evento per approfondire nuovamente le tematiche che interessano sempre più operatori sanitari, indipendentemente dalla latitudine, grazie anche alla continua crescita dei progressi scientifici legati al forte interesse di appassionati ricercatori che debbono solo meglio collaborare unendo gli sforzi con il fine ultimo di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Un grazie alle aziende che con la loro partecipazione hanno consentito la realizzazione del Congresso, alla Fondazione Ferrero che lo ha ospitato, al presidente del Congresso Giancarlo Rando ed alla segreteria organizzativa (la GC. Congressi di Roma) per la serietà e per i proficui sforzi compiuti con soddisfazione generale.
A disposizione di tutti gli ‘Atti’ della Manifestazione consultabili sul sito: www.ITALF.org
Dr. Sandro Michelini
Presidente ITALF
Alba (CN) 1 Luglio 2023