Un articolo da poco pubblicato su Obesity[1], ha messo in luce alcune importanti modificazioni nel tessuto adiposo dei pazienti con lipedema.
Lo studio ha dimostrato che nel Lipedema alcune cellule endoteliali si portano alla periferia della parete del vaso trasformandosi in periciti. Questi, successivamente si trasformano in preadipociti e poi adipociti raggiungendo un volume anche doppio rispetto a quello degli adipociti sani o degli obesi.
In termini divulgativi si tratta principalmente di alterazioni delle cellule che rivestono i capillari sanguigni, chiamate cellule endoteliali, e dei periciti, che sono cellule di supporto dei capillari stessi. Questi cambiamenti includono un evidente ispessimento delle pareti dei capillari, una proliferazione delle cellule endoteliali e dei periciti, aree della membrana basale più fragili e fenomeni di degenerazione cellulare che portano alcune cellule a distaccarsi e a cadere nel lume del capillare.
È stato inoltre osservato che gli adipociti, cioè le cellule che immagazzinano il grasso nel corpo, sono significativamente più grandi nelle zone interessate dal lipedema rispetto a quelli di pazienti obesi o persone magre. Un’altra caratteristica emersa riguarda la presenza frequente di cristalli di calcio all’interno degli adipociti, che è stata rilevata grazie all’uso di tecniche di microscopia avanzata e particolari colorazioni di laboratorio.
Dal punto di vista dell’infiammazione, il tessuto adiposo affetto da lipedema presenta una notevole presenza di macrofagi, cellule immunitarie che intervengono nei processi infiammatori. Tuttavia, le cosiddette “strutture a corona”, tipiche delle infiammazioni che si osservano nei pazienti obesi, sono invece poco frequenti nel lipedema.
Questi risultati suggeriscono nuove strade nella comprensione di questa patologia, indicando che il ruolo delle cellule endoteliali e dei periciti potrebbe essere centrale nello sviluppo del lipedema. La proliferazione di queste cellule nei capillari potrebbe essere utilizzata come segnale precoce della malattia, aprendo la possibilità di sviluppare strumenti diagnostici innovativi basati su specifici marcatori vascolari.
Lo studio ha confrontato biopsie provenienti da aree tipicamente colpite dal lipedema, come la regione gluteo-femorale, con aree del corpo generalmente non affette, come la zona interscapolare. Sono stati analizzati campioni da 10 pazienti magre con lipedema, confrontandoli con 10 pazienti obese e 12 controlli sani. Le analisi sono state effettuate tramite tecniche avanzate di microscopia e specifici metodi istologici.
In conclusione, la ricerca offre nuovi importanti spunti per migliorare la diagnosi e il trattamento del lipedema, indicando come punto chiave l’analisi delle alterazioni vascolari per sviluppare future terapie mirate.
[1] a firma di Sandro Michelini | Stefania Greco | Nicola Vaia | Valeria Puleo | Pamela Pellegrino | Karen L. Herbst | Antonio Giordano|Angelica Di Vincenzo | Serena Michelini | Gaia Goteri | Tonia Luca | Sergio Castorina | Pasquapina Ciarmela | Saverio Cinti
Obesity - 2025 - Michelini - Endothelial cell alterations in capillaries of adipose tissue from patients affected by (1)